mercoledì 22 settembre 2010

I canestrelli dolci





Ricetta per una famiglia di 4 persone

400 grammi di fior di farina (di grano tenero), 1-2 tuorli d’uovo e 1 albume, 150 grammi di zucchero, 250 grammi di burro, 1 presina di sale, finocchietti

Preparazione (tempo 1 ora abbondante)

A Torriglia questi dolci vengono chiamati canestrelletti.
Sulla spianatoia si dispone a fontana la farina, eseguendo la normale lavorazione dell’impasto dopo aver trattato e ammorbidito il burro in una ciotola con lo zucchero e dopo aver lavato le uova in acqua fredda e amuchina. La pasta riposerà per almeno 20-30 minuti in frigo, avvolta nella pellicola trasparente. Con essa si creeranno poi dei rotolini di spessore circa 2 cm. Intrecciando la pasta e unendone gli estremi si ottengono dei piccoli canestri (appunto, canestrelli), che s’infornano spennellati d’albume montato e cosparsi di finocchietto, dentro una teglia coperta da carta forno. Con un tagliabiscotti si possono ovviamente ricavare altre forme (margherite, stelle…). Cottura delicata, 25-30 minuti a 160-170°, regolarsi col proprio forno. Una volta raffreddati, ma sono strepitosi anche caldi, possono essere spolverizzati di zucchero a velo. Come partner tutte le pastafrolle chiedono immancabilmente vini passiti, ad esempio il Val Polcevera passito “Na cué”, o il prezioso DOC Sciacchetrà delle Cinque Terre, entrambi da servirsi a 7-8° in appositi bicchierini.

Umberto Curti
Storia e tradizione dei canestrelli li trovi nell’Alfabeto del Gusto di Ligucibario, il sito dedicato al made in Liguria e all’etnogastronomia

Le più importanti parole relative a vino, formaggio, pasticceria, pasta, salumi, olio, birra e cucina (compreso un focus specifico sulla cucina araba) le trovi nel Lessico della Arti Alimentari, sempre su http://www.ligucibario.com/.

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